SUI PASSI DI GARIBALDI

La figura di Giuseppe Garibaldi è una delle figure più rilevanti del Risorgimento italiano. Noto anche come “eroe dei due mondi” per le imprese militari divise tra Europa e Sudamerica, fu uno dei personaggi storici più celebrati dell’epoca.

Nel 1833 si affiliò alla Giovine Italia di Mazzini e l’anno successivo, dopo i falliti moti di Genova, si trasferì in America. Qui combatté a fianco degli indipendentisti del Rio Grande e dell’Uruguay.

Tornò in Italia nel 1848 e partecipò con alcuni volontari alla Prima Guerra di Indipendenza: è questa fase che interessa il territorio brusimpianese.

Nel 1848 scoppiò infatti a Milano la rivoluzione contro gli Austriaci: da tutta la Lombardia i cittadini accorsero per scacciare il nemico comune, e si aggregarono anche alcuni volontari ticinesi.

L’azione di Milano trascinò in guerra il re del Piemonte, Carlo Alberto, che con le sue truppe oltrepassò il Ticino e dichiarò guerra all’Austria, scatenando la Prima Guerra di Indipendenza. Garibaldi inizialmente gli offrì il suo aiuto, ma Carlo Alberto lo rifiutò; egli accettò allora l’incarico di guidare i suoi volontari con il grado di generale.

Carlo Alberto, dopo tre giorni di combattimento a Custoza, dovette ritirarsi; Milano era in grave pericolo, quando Garibaldi, con tremilasettecento soldati, sfidò gli Austriaci. Il generale incitò i giovani ad unirsi a lui contro il nemico ma, malgrado due piccole vittorie a Luino e Morazzone, dopo uno scontro con un’intera colonna austriaca i garibaldini in marcia verso Varese dovettero rifugiarsi in Svizzera. La partenza di Garibaldi e della sua armata avvenne proprio da Brusimpiano.

Ardena (frazione Brusimpiano) Pietro Ambrosoli incontrò Garibaldi che riposò su questa panchina